La specie più nota è la Salvia Officinalis largamente usata in cucina, ma le specie di Salvia sono molte.
La Salvia è una pianta aromatica ricca di oli essenziali, da questi il suo caratteristico profumo.
In cucina è ottima come insaporitore di molte pietanze. Condimento tipico di tortelloni insieme al burro e ottima per realizzare frittelle con le sue foglie in pastella.
Proprietà: è antinfiammatoria, balsamica, digestiva ed espettorante.
Può curare sindromi mestruali dolorose, o disturbi della menopausa, come le classiche caldane.
E’ buona per la ritenzione idrica, contro gli edemi. Per emicranie e reumatismi.
Indicata nelle gengiviti e negli ascessi.
E’ un deterrente per il diabete e accelera i processi di cicatrizzazione.
E’ uno stimolante per l’organismo, combatte gli stati di astenia e depressione. Quindi è molto indicata in caso di esaurimento fisico e intellettuale. E’ benefica per il cervello e rinvigorisce la memoria.
Una sua altra proprietà molto forte è il potere sbiancante che ha sui denti. Basta strofinarne una foglia sulla superficie dentale per avere un sorriso lucente. Se unita al bicarbonato tiene lontane la placca e le macchie superficiali dai denti. Ma questo uso deve essere occasionale per evitare che la sua azione abrasiva danneggi lo smalto.
Sulle sue foglie si trovano i cristalli minerali di calcio, magnesio, potassio, ferro, sodio.
Cenni di storia: i Galli pensavano avesse il potere di guarire tutte le malattie in particolare tosse e febbre.
Si credeva avesse il potere di resuscitare i morti, per questo veniva usata nella preparazione di riti magici.
I Romani la consideravano sacra, esisteva un rito per la raccolta della salvia e solo pochi eletti potevano effettuarlo e con un abbigliamento appropriato.
I Cinesi le attribuivano il dono di regalare la longevità.