Il basilico è una pianta erbacea annuale, viene coltivato come pianta aromatica.
In cucina viene utilizzato fresco, la cottura neutralizza il suo tipico sapore e il suo caratteristico profumo.
Il basilico di solito, per l’utilizzo in cucina viene pestato in un mortaio di marmo. In questo modo le cellule si rompono liberando l’aroma che contiene l’olio essenziale.
Non si dovrebbe mai tritare con lame d’acciaio in quanto distruggono le sue cellule. Andrebbe pestato o strappato con le dita se da aggiungere alle insalate.
E’ difficile abbinarlo ad altre erbe aromatiche, meglio se consumato da solo. E’ ottimo per dare un sapore particolare a insalate, pomodori, zucchine e in abbinamento all’aglio, come nel classico pesto alla genovese.
I suoi fiori trovano utilizzo nella preparazione di infusi ad azione sedativa e antispastica nelle vie digerenti.
Proprietà: contiene grassi, proteine, fibre, zuccheri, calcio, sodio, magnesio, manganese, rame, potassio, fosforo, ferro e zinco. Vitamine A, B, C, E e amminoacidi come Lisina Triptofano e acido aspartico.
Rimedi naturali: allevia i dolori dell’artrite, può ridurre le dimensione delle articolazioni ingrossate. Contrasta vari tipi di infiammazioni come raffreddore e malattie della pelle, questo grazie al contenuto di eugenolo. Le sue proprietà favoriscono l’appetito e facilitano la digestione.
Rafforza il sistema nervoso e allevia stati d’ansia e nervosismo. Utile contro i casi d’insonnia.
L’olio di Basilico se massaggiato su parti doloranti allevia il dolore dei reumatismi.
Utile contro la caduta dei capelli.
In ultimo ma da ricordare, utile anche contro le zanzare, per le quali è tossico.
Cenni di storia: anticamente gli veniva conferita un’importanza regale perché dal basilico venivano prodotti profumi per il re. Le popolazioni Indù ne facevano un utilizzo sacro.
Per gli antichi Egizi e Greci simbolicamente era legato alla morte. Lo ritenevano di buon auspicio per l’aldilà e lo utilizzavano nelle imbalsamature.
I Crociati lo impiegavano per scacciare insetti e cattivi odori dalle navi.
Per i Romani era simbolo diabolico, di odio e sfortuna. Lo associavano alla creatura mitologica di Basilisco. Creatura a forma di serpente capace di uccidere con lo sguardo. Proprio il basilico veniva usato come antidoto contro il veleno.
Il Medioevo vedeva il suo impiego per guarire le ferite.