Il consumo eccessivo di sale è nocivo per la salute e per la dieta. Ma il cloruro di sodio, normale sale da cucina è necessario al buon funzionamento dell’organismo. E’ un minerale essenziale. Regola le trasmissioni degli impulsi nervosi, la permeabilità di membrana, ed è proprio grazie al rapporto sodio-potassio che viene mantenuto in equilibrio il bilancio idrico dell’organismo.Un apporto troppo ridotto favorisce disidratazione, l’insorgere di crampi, diminuisce l’appetito e di conseguenza la lucidità mentale.
I grammi raccomandati al giorno sono al massimo 5, ma di media ne vengono consumati 10-20 grammi al giorno spesso senza neanche rendersene conto. Il sale da anche sapore alle pietanze valorizzandone il gusto percepito dalle papille gustative. I cibi privi di sale risultano infatti insipidi.
Assumerne più di 5 grammi giornalieri fa male allo stomaco, aumenta la quantità di calcio nei reni e favorisce l’osteoporosi. Cosa peggiore aumenta il rischio di ipertensione arteriosa. Inoltre può favorire malattie cardiache e cerebrali. Provoca ritenzione idrica e può dare luogo alla formazione di edemi.
In ultimo stimola l’appetito. Più un cibo è salato più se ne mangerebbe, quindi può essere causa dell’aumento di peso. In più non ha calorie ma il suo consumo stimola la sete che spesso tende ad essere soddisfatta consumando bibite gassate o alcolici. Così ancora una volta si finisce per assumere molte calorie in eccesso e senza rendersene conto.
Se pensiamo alla saliera presente in tavola all’ora dei pasti, in media non ne verrebbe consumato tanto. Il suo eccesso deriva dai prodotti preparati a livello artigianale e industriale normalmente acquistati: salumi, formaggi, pane, piatti pronti, pizze, torte salate, snack, surgelati, minestre in scatola, condimenti in vasetto, latticini e “salatini vari” consumati durante gli aperitivi o nei momenti di svago.
Basta qualche piccolo accorgimento per poter migliorare o preservare il proprio stato di salute senza togliersi il piacere di assaporare cibi gustosi. Bastano dalle 3 alle 4 settimane perché le papille gustative si abituino ai sapori meno salati accontentandosi di meno sale nei cibi.
Evitare il sale grosso in quanto i cristalli più grossi ne favoriscono un maggior consumo.
Moderare il consumo di cibi eccessivamente salati come formaggi e salumi.
Evitare di mettere in tavola la saliera. Molto spesso si aggiunge sale oltre a quello usato durante la preparazione degli alimenti.
Quando si cuoce la pasta aggiungerlo a cottura quasi ultimata. Questo per limitarne l’assorbimento nella pasta.
Preferire limone, spezie o insaporitori per condire le insalate o durante la preparazione di minestroni e condimenti.
Moderandone il consumo si riscopriranno, nel giro di un mese, nuovi sapori e sarà un valido aiuto al miglior funzionamento del nostro organismo e per il mantenimento del peso forma.