L’alcool non aiuta a risolvere i problemi. E’ un inibitore del sistema nervoso, riesce ad influenzarlo, rallentando i riflessi e rilasciando i freni inibitori. Tutto questo porta ad una momentanea sensazione di benessere.
L’abuso di alcool riesce a compromettere la capacità di giudizio, la coordinazione dei movimenti, fino a condurre al coma etilico e poi alla morte, sempre che non sopraggiunga prima per qualche incidente stradale.
Alcool e calorie
L’alcool ha un forte apporto calorico, non apporta al nostro corpo niente oltre che le calorie. Di seguito verranno riportate le calorie di alcune delle bevande alcoliche più consumate in Italia:
– Birra: 25 cl ha 150 calorie.
– Campari: 10 cl ha 70 calorie.
– Vino Bianco: 10 cl ha 70 calorie.
– Vino Rosso: 10 cl ha 68 calorie.
– Rum: 4 cl ha 88 calorie.
Persone e alcolismo
Una persona alcolista è facilmente identificabile da 4 sintomi:
1°: Il desiderio incontrollabile di bere alcolici.
2°: Non essere capaci di decidere quando bere.
3°: La dipendenza psicologica.
4°: L’eccessiva tolleranza.
L’alcolismo si ripercuote sulla vita quotidiana: insorgono problemi con il lavoro, con la guida, i comportamenti sono molto spesso violenti e si è convinti che il bere risolva i problemi o almeno non fa pensare ad essi.
Problemi che arreca l’alcool
Inoltre, oltre ai problemi psicologici, l’alcool arreca seri problemi al fisico come pressione alta, disfunzioni cardiache, infarti e addirittura il cancro.
L’eccessivo apporto calorico, rende l’alcool totalmente inadeguato alla dieta. Il nostro corpo tende a metabolizzare gli zuccheri contenuti nell’alcool, quindi ci espone a malattie come l’ipoglicemia.
Fasce di consumatori
Le persone che consumano ingenti dosi di bevande alcoliche rientrano in una fascia di età, compresa fra 18 e i 29 anni, ma non sono rari i ragazzi che ne abusano a 14.
Bere prima dei 14 anni, comporta gravi rischi, poiché il loro metabolismo non riesce a metabolizzare.
Alcool e morti
Solo in Italia, nel 2015 l’alcool ha provocato 20000 decessi, più della stessa droga.
Solo il 35% di questi decessi ha riguardato ragazzi fra i 15 e 24 anni.
Bere, non aiuta a risolvere i problemi ma ne crea degli altri molto più gravi, per questo si consiglia di pensare bene a quello che può succedere prima di “alzare il gomito”.